Frasi contro la Vita

*La vita era davvero insopportabile, solo che alla gente era stato insegnato a fingere che non lo fosse. Ogni tanto c'era un suicidio o qualcuno entrava in manicomio, ma per la maggior parte le masse continuavano a vivere fingendo che tutto fosse normalmente piacevole.
Charles Bukowski, Shakespeare non l'ha mai fatto, 1979

*Che uno riesca a vedere chiaramente che cos'è la vita e tuttavia la ami tanto! Forse ha il sospetto di quanto poco significhi quel suo veder chiaro.
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973

*Vivere è una malattia a cui il sonno viene una volta al giorno a recare un po' di sollievo. Questo però è solo un palliativo: il rimedio è la morte.
Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, 1795 (postumo)

*La vita è un labirinto nel quale si prende la strada sbagliata prima ancora di aver imparato a camminare.
Cyril Connolly, La tomba inquieta, 1944

*Della vita, metà è di desiderio, e metà d'insoddisfazione. La vita è una atroce burletta.
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912/64)

*Attribuiamo importanza (e non poca) a questa o a quella cosa per poter credere che in questa vita arida e desolata esista qualcosa d'importante.
Joan Fuster, Giudizi finali, 1960/68

*Un ideale nella vita è indispensabile. Ci vuole una fede, uno scopo. Così si dice. È un modo di alludere all'orrore che si prova davanti al puro fatto di esistere.
Carlo Gragnani, Si fa per dire..., 1989

*La vita è di un'inutilità totale, è non-senso, aberrazione, sofferenza infinita, invenzione di un Non-Dio di una malvagità che supera l'immaginazione.
Agota Kristof, La terza menzogna, 1991

*La maggior parte degli uomini in ultima analisi non ama e non brama di vivere se non per vivere. L'oggetto reale della vita è la vita e lo strascinare con gran fatica su e giù per una medesima strada un carro pesantissimo e vuoto.
Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)

*La brevità della vita, tanto spesso lamentata, potrebbe forse essere quel che la vita ha di meglio.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

*Dei mali della vita ci si consola pensando alla morte e della morte pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione.
Arthur Schopenhauer, Nachlass, (postumo 1966/75)