The sessions - Gli appuntamenti


Se ho visto questo film, in un sabato notte piuttosto casalingo, è stato solo grazie a un post di Pier, senza il quale non avrei nemmeno saputo della sua esistenza.







Il tema, complesso e delicato, è quello del rapporto fra disabilità e sesso, nello specifico è Mark O'Brien, poeta e giornalista paralizzato da quando a sei anni contrasse la poliomelite, a rendersi conto, a 38 anni, della totale assenza di sesso nella sua vita disabile. Mark non aveva mai pensato di poter godere delle attenzioni di una donna, dando per scontato la sua impossibilità fisica nell'amare. Invece, nel realizzare un articolo su disabilità e sessualità, scopre che niente è impossibile e che esistono delle terapiste in grado di aiutarlo a comprendere i segnali del proprio corpo e ad aprirgli la strada verso il sesso. 


Così Mark incontra la sua terapista sessuale, Cheryl, una bionda madre di famiglia che gli promette sei sedute per insegnargli ad avere rapporti con le donne. Non senza problemi Mark perde in questo modo, con Cheryl, la propria verginità. I due sono più intimi di quello che dovrebbero essere due "colleghi di lavoro", perciò interrompono i loro appuntamenti al quarto incontro. 


Mark è un uomo nuovo, che non ha più paura di lasciarsi andare e di dichiarare, e vivere, per quanto gli è possibile, il proprio amore.





Dato l'argomento il film sarebbe potuto essere banalmente volgare, zuccherosissimo e strappalacrime, invece, nonostante i ripetuti nudi, tutte le scene girate a letto, i dialoghi spesso espliciti, il risultato a me è sembrato tutt'altro che volgare. Anzi. Cheryl mostra una sensibilità unica nell'approcciarsi alla disabilità di Mark e anche lui non è affatto un uomo menomato che si piange addosso e vive al ribasso la sua vita rinchiusa in un polmone d'acciaio. C'è amore in questo film, e dolcezza, e riscatto, e forza di volontà. Tutto quello che a volte ci capita di dare per scontato e che pellicole come queste ci fanno riportare a galla, sulla superficie della nostra coscienza, sulle nostre esistenze semplici, dove gli ostacoli siamo noi a metterli e lo facciamo così bene che poi ci sembrano insormontabili, ma se Mark spazza via i suoi, per quello che può certo, allora forse possiamo farlo anche noi.





Dimenticavo di dire che Mark O'Brien è realmente esistito e che il film si ispira alla sua vita, in particolare si basa su un articolo che lui scrisse sul tema e che si può leggere qui, in inglese.